ANIA: MAZZONI ANNUNCIA MESSA IN MORA DA UE

 

La battaglia dei meridionali contro le discriminazioni Rc auto partiva l'anno scorso da Napoli. Lanciata dall'Associazione Culturale Mo Bast! di una petizione popolare per denunciare il sistema assicurativo italiano.

A  stesse condizioni di anzianità di guida, modello di auto e classe assicurativa, stipulare una polizza Rc auto al Sud poteva costare anche tre volte quanto al Nord. Appellandosi al principio di discriminazione territoriale, pilastro dell'ordinamento europeo, L'Associazione Culturale Mo Bast!  e altri 80000 firmatari (tra cui il sindaco di Napoli Luigi De Magistris) e l'appoggio anche di Ferderconsumatori hanno portato a Bruxelles la voce di un Mezzogiorno che non riesce più a sostenere i costi derivanti dall'assicurare un veicolo. La petizione di Mo Bast! è stata discussa lo scorso dicembre all'Europarlamento, difesa a denti stretti da europarlamentari di destra (l'onorevole Rivellini del Pdl) e di sinistra (Andrea Cozzolino del Pd). L'esito è stato positivo: dall'Unione sono partite richieste di chiarimenti ad Ania, Isvap e Governo italiano sul caso assicurazioni. Erminia Mazzoni, presidente della Commissione Petizioni del Parlamento Europeo, ai nostri microfoni spiega a che punto è la battaglia, annunciando una vicina messa in mora di Ania, Associazione Nazionale fra Imprese Assicuratrici: "Si avvertono dei segnali positivi a livello nazionale perchè si è dimostrato con le sollecitazioni e con i fatti che esiste un difetto nella legge che colpisce esclusivamente il Mezzogiorno. Sono già state inviate lettere di richiesta chiarimenti ad Ania ed Isvap da parte della Commissione che presiedo, e i ritardi di risposta di questi due soggetti è inspiegabile, ancor più perchè la stessa Ania partecipa a convegni al Sud in cui dipinge uno stato delle cose diametralmente opposto rispetto a quanto dovrebbe invece documentare presso di noi. C'è un'opacita ed io lotterò per dare chiarezza. Partirà una nuova lettera, questa volta una vera e propria messa in mora".