“DESTINAZIONE ITALIA”, MOLTO BASTONE, NIENTE CAROTA E MERIDIONE (ancora una volta ) DIMENTICATO.

(di Mario De Crescenzio)

Avevamo bisogno di conferme relativamente alla condizione di asservimento di questa indecente classe politica alle logiche delle lobbies BANCARIO/ASSICURATIVE? Bene, se qualcuno aveva ancora dei dubbi questi possono dirsi piu’ che fugati in seguito al contenuto del decreto chiamato Destinazione Italia.
Premesso che grazie ad un altro decreto, il D.L. LIBERALIZZAZIONI del marzo 2012, nel quale lo ricordiamo c’e’ una legge TUTT’ ORA IN VIGORE CHE INTRODUCE LA TARIFFA UNICA, le compagnie hanno ottenuto una serie di norme con le quali hanno risparmiato MILIARDI di euro in costi sui risarcimenti, tanto da vedere schizzati alle stelle gli utili delle stesse, non possiamo esimerci da alcune riflessioni sul contenuto del nuovo decreto emanato:
1) La ” riduzione significativa ” prevista nel D.L. liberalizzazioni, si e’ tradotta nell’ ultimo decreto un una riduzione nientepocodimenoche del 7% ( si e’ vero e’ scritto minimo, ma immaginate le compagnie che applicano sconti maggiori?). Bene, intanto il costo del canone satellitare per la rilevazioni della scatola nera e’ a carico dell’assicurato per cui, non conoscendone l’entita’, sorge il dubbio che tale costo possa essere uguale o addirittura superiore al valore dello sconto applicato? Aggiungiamo che a causa delle classi interne che ilò decreto non tocca, se decido di cambiare compagnia corro il rischio che nonostante lo sconto mi ritrovi a pagare una tariffa di gran lunga superiore.
2) lo sconto per il risarcimento del danno in forma specifica prevede uno sconto del 5% ( al Sud del 10% ) per chi accetta contrattualmente di farsi riparare il danno presso una carrozzeria CONVENZIONATA con la compagnia assicurativa. Bene, al di la’ delle considerazioni legate a cio’ che comportera’ in termini di penalizzazione tale decisione a danno delle carrozzerie NON CONVENZIONATE, lascio alla Vs. immaginazione considerazioni su qualita’ e modalita’ della riparazione, dalla mano d’ opera alla gestione dei ricambi, tenuto conto del modus operandi ” finanziario ” che caratterizza la gestione delle compagnie assicurative. In altre parole chi come le compagnie guarda come ultimo fine l’ utile, fara’ in modo che la riparazione venga effettuata a costi minimi, magari prenderanno mano d’ opera cinese a 1,00 euro l’ ora e ricambi di infima qualita’, e cio’ si tradurra’, per l’ assicurato, in un minus del valore del suo bene, ben piu’ costoso del 5 o 10% risparmiato in sede di stipula della polizza.
3) Stesso discorso per quel che riguarda la scelta del medico compiacente.. ops mi sono sbagliato, convenzionato. Anzi mi viene in mente la querelle con la quale le compagnie stanno tentando in tutti i modi di eliminare il risarcimento dei danni a persone in base a quanto stabilito dalle tabelle redatte dal Tribunale di Milano. Se per contratto accetto, in caso di sinistro, di far analizzare l’ entita’ del danno da un medico compia… ops convenzionato il danno lo decidera’ in maniera DEFINITIVA il medico della compagnia e se non mi stara’ bene, NON POTRO’ PIU’ APPELLARMI qualora non fossi d’ accordo col referto di tale medico che, essendo CONVENZIONATO con la compagnia, posso solo immaginare l’ entita’ dei risarcimenti che andra’ a stabilire.
IN PRATICA GLI SCONTI SBANDIERATI NEL DECRETO, OLTRE AD ESSERE DI ENTITA’ RISIBILI, OLTRETUTTO FATTI SULLA BASE DI TARIFFE CHE CONTINUANO AD ESSERE DETERMINATE ESCLUSIVAMENTE DALLE COMPAGNIE, RESTANO PRESUNTI TALI DAL MOMENTO CHE, COME SPIEGATO SOPRA, SI TRADUCONO IN GROSSI HANDICAP PER GLI ASSICURATI.
Infine un’ ultima considerazione su quello che il decreto NON decide in merito alla discriminazione assicurativa cui e’ soggetto il Meridione d’ Italia e sulle iniziative che cercano di contrastarla:
Noi di MO BAST! non abbiamo mai creduto a iniziative fatte, magari in buona fede, da chi proponeva norme come quelle sopradescrittte e approvate nel decreto, per fare in modo che si eliminasse la discriminazione assicurativa al SUD; ABBIAMO AVUTO ANCORA UNA VOLTA RAGIONE!!!

N.B. l’articolo è stato pubblicato su FB prima che fosse bandito il decreto sulla Gazzetta Ufficiale. Mi risulta che il costo per il montaggio/smontaggio delle scatole nere sia a carico delle compagnie… ma che non sia previsto un “protocollo standard” a monte (cioè sulla scatola) ma a valle (cioè nei dati da esse estrapolati).

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