COMUNICATO STAMPA del 17-01-2015

In data 09/01/2015, sul Mattino è comparso il seguente articolo:Residenza in Campania, Rc auto in Abruzzo per risparmiare: indagate 51 persone”. (1)Tale articolo s’incentra sulla ahinoi conosciuta usanza ad assicurarsi altrove (in modo lecito od illecito) al fine di trovare un vantaggio economico poichè SICURAMENTE INDOTTI dall’elevato costo della copertura RCA. Ricordiamo che in Italia si “presume” che ben 4 milioni di veicoli NON SIANO ASSICURATI con percentuali altissime a Napoli e provincia, ovvero in territori ove si assomano a fenomeni di elusione assicurativa quelli di migrazione anagrafica, lecita od illecita come nel caso di prima, tanto da squilibrare completamente il rapporto mutualistico che le compagnie calcolano – però – a livello territoriale stesso e non a livello nazionale, come da Ns. critica continua (leggasigli articoli doppiaverità (2) e tariffaequa (3)).L’associazione MO BAST! ha sempre pubblicamente condannato qualsiasi comportamento illecito e dannoso della collettività, considerando, comunque, questa tipologia di fenomeni illeciti quasi conseguenza di un sistema di tariffazione nient’affatto equa e parametrica allo stato di rischio dei territori considerati.Diversa considerazione, invece, è data a tutto ciò che si possa individuare e raccontare come “truffa”, nel senso di illecito profitto sfruttando il risarcimento di danni inesistenti od alterati che siano. In tal caso ed a partire da oggi, la nostra associazione NON VUOL PIU’ RESTARE A GUARDARE e metterà in atto tutte le strategie possibili per poter arginare tale fenomeno, poco rilevante come incidenza economica ma abilmente sfruttato dalle compagnie assicurative per fare del classico “benaltrismo” allorquando  si discute di tariffe assicurative.In questi ultimissimi giorni è evidente l’eco scandalistica dell’articolo: “Truffa alle assicurazioni, indagati legali e giudici di pace: incidenti risarciti due volte e i favori all’avvocatessa sexy” (4) … Il Direttivo, gli associati e coloro che ci seguono sui social networks sono letteralmente basiti ed indignati… infatti si era letto più volte ed in più luoghi di indagini su avvocati, periti, medici, procacciatori di vario genere (si rammenta che propria a Nola circa un anno fa ci fu l’operazione “Jordanus” (5)), ma mai si parlava di un coinvolgimento dei Giudici di Pace !Se verranno confermate le ipotesi di reato anticipate nell’articolo a firma della giornalista Carmen Fusco (complimenti!) l’Associazione MO’BAST!, come annunciato dal presidente Mario De Crescenzio, si costituirà parte civile all’eventuale processo affiancata dall’avv. Gianluca Bozzelli di Napoli, attivista della nostra associazione oltre che dirigente dell’associazione “Insorgenza Civile” .E’ bene precisare, però, che si ritiene necessaria un’indagine ad ampio raggio nel mondo investigando anche nei Centri di Liquidazione Danni (ex Ispettorati) perché le cause dell’altissimo costo delle tariffe assicurative applicate al SUD non risiedono solo nelle truffe sconosciute alle assicurazioni ma anche quelle conosciute, se non consentite, dalle assicurazioni stesse in funzione di strumenti “finanziari” quali il regime di “risarcimento diretto” che ha obbligato più volte liquidatori a pagare sinistri “per opportunità”, “ a stralcio” etc. etc. (leggasi quest’articolo relativo ad un ex liquidatore di Lecce (6)) anche in presenza di evidenti anomalie segnalate dallo stesso fiduciario incaricato.Si rammenta che a dicembre del 2012 abbiamo denunciato il cartello delle compagnie assicurative (7), portando dinanzi ai PM ben 400 esposti, con cui si evidenziava il possibile reato di “aggiotaggio” da parte delle compagnie assicurative in quanto non trovavano alcun riscontro nelle cifre ufficiali le differenze tariffarie, giustificate, ripeto, con l’elevato numero di “frodi” ipotizzate ma non accertate. Napoli, 17/01/2015

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