Lettera aperta al sottosegretario Simona Vicari.

#RCAuto ..appello al sottosegretario @SimonaVicari… non ascolti SEMPRE i “mestieranti” che da anni parlano, chiacchierano ed invece hanno prodotto SOLO disastri da tempo immemore, oramai.

Le presento alcune piccole problematiche inerenti il settore.. le legga e Le sottoponga al Suo staff…

1) Le hanno mai detto che il “risarcimento diretto”, voluto obbligatorio ma dichiarato dalla Corte Costituzionale come opzionale come anche voluto dall’Unione Europea, è stato SOLO un meccanismo FINANZIARIO malgestito dalle compagnie assicurative?
2) Le hanno mai evidenziato che le compagnie lamentano TRUFFE laddove non le perseguono perché è più facile scaricare il costo sugli assicurati anziché accollarsi il costo gestionale e riversarlo sugli azionisti ?
3) Le hanno mai fatto intendere che la variazione legislativa relativa alle “riserve tecniche” (passate da riserve per VALORE a riserve per VALUTA) ha di fatto trasformato l’INDUSTRIA DI ASSICURAZIONE DEL RISCHIO in mero accumulatore di LIQUIDITA’?
4) Ha chiara la situazione di desertificazione assicurativa (non solo agenziale ma anche di uffici liquidativi) che vive il SUD in concomitanza con una mancanza di concorrenza e con la chiara ELUSONE DELL’OBBLIGO A CONTRARRE da parte di compagnie che godono, però, di licenza su base nazionale ?
5) Le hanno chiarito che necessiterebbe forzare una definizione di “territorio” entro il cui obbligare le compagnie ad una presenza fisica o, laddove le stesse sono poco rappresentate sul mercato nazionale (< 1%), obbligare le stesse a fornire delle metodologie di “contrazione del rischio” a distanza ?
6) Le hanno riferito, le associazioni di consumatori (quanti ne rappresenteranno ?) che l’IVASS dovrebbe aggiornare la normativa 24/2008 sui reclami in modo che quelli relativi alle polizze (ovvero ai soprusi “contrattuali” praticati quotidianamente dalle compagnie e dalle agenzie) debbano vedere una corretta gestione/risoluzione in 7 giorni e non in 45 giorni come da attuale normativa (pensata perlopiù per il risarcimento danni) ?
7) Le hanno riferito che per prima la stessa ISVAP non usa la Posta Elettronica Certificata (ovvero ne consente l’uso solo alle assicurazioni e non ai cittadini) oltre alle compagnie che non la trasmettono alla stessa IVASS al fine di aggiornare l’NSIV (il database delle compagnie?).
8) Le hanno anche detto che sulla polizza RCA gravano il 26% di tasse per cui la base imponibile, dettata da astrusi ed oscuri calcoli attuariali basati sui dati delle stesse compagnie, non è proprorzionale al valore del bene assicurato (visto che si assicura il “rischio”, non il bene) ?? Il sig. Rossi di Modena con una Ferrari pagherebbe meno tasse del sig. Esposito di Napoli con una Fiat Punto.

Ho scritto “di getto” quanto sopra perchè nauseato da chi CREDE che la scatola nera sia la panacea quando invece il problema è alla fonte, come per esempio l’annoso problema dell’assicurazione dei motocicli tanto da spingere l’ANCMA ad ipotizzare la creazione di una assicurazione specifica come per l’esperienza francese….

Se mi legge per altri due minuti le spiego l’assurdità della situazione …
Il costo elevato della polizza per le Due Ruote nasce dal fatto che il “risarcimento diretto” (vedi punto 1) essendo uno “strumento finanziario” necessita di regole certe anche per quanto riguarda di “costi standard”… Motivo per cui è stato creato un forfait per ogni singolo sinistro…. Fino a 3-4 anni or sono tutti i costi erano comuni, sia auto che moto… dopo è avvenuta la scissione…
Ebbene è acaduto che il forfatit MOTO giocoforza era maggiore di quello auto, specie per quanto riguarda le lesioni. Inoltre laddove le stesse superano la soglia del 9% (cosa molto probabile) non vengono più gestire nel predetto regime risarcitorio…
Bene… qui si dimentica UNA COSA, la più importante……
Oltre l’80% dei sinistri capitati ad un motociclista avvengono contro auto o camion !!! NOn volendo esagerare il 50% degli stessi vede come RESPONSABILI le quattro ruote!!
Si e’ arrivati, dunque, a dare più valenza al flusso finanziario che al concetto di “responsabilita’ civile” e di “calcolo del rischio”.

La prego sottosegretario Vicari, gridi con noi “MO BAST!”
Roberto Barbarino

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